Mi trovo nel mio Jump Clone recentemente creato e situato in questa stazione remota dove è ormeggiata la Kh’Arve Thi’En. Guardo questa nave e non posso non pensare che la vita mi sorride. La Kh’Arve Thi’En è quasi completamente fittata al meglio. Ancora qualche giorno e potrò montarvi a bordo anche l’ultimo dei sistemi che ho acquistato.
L’equipaggio, Elisha Stronghbern e Mariposa Hal’namen, resteranno a bordo e lavoreranno alla manutenzione mentre io salterò nel mio Jump Clone il prima possibile, per riprendere l’esplorazione con la Thaj’Ara. Sì, perché riprendo ad esplorare. E posso farlo grazie a qualcosa di straordinario, che è accaduto ieri sera. Qualcosa di inaspettato e, soprattutto, di incredibilmente importante.
Ieri sera, mentre erano in corso le procedure per la creazione del mio Jump Clone ho ricevuto la notifica di una transazione economica. Stupito, dal momento che non avevo nulla in vendita, ho controllato lo stato del mio conto ed ho trovato una donazione. Una grande donazione. Un’immensa donazione: 500M di ISK sul conto. Ripeto: cinquecento milioni di ISK.
Ho trasalito, raggelato per l’emozione. Ho controllato ben tre volte quel numero, facendo ricalcolare al computer, ogni volta, il conto finale. Eppure era così. E’ così. Sul mio conto, ora, ci sono 500M in più. Questa donazione è giunta contemporaneamente ad un commento, qui sul blog, che recita così: “Penso che tutti quelli che ti leggono vogliono che tu continui, è un regalo da parte mia affinché tu possa esplorare e scrivere le tue avventure.“
Ecco, quando ieri ho scritto che qualcosa di eccezionale ha deciso il corso degli eventi futuri al posto mio intendevo proprio questo. Questa donazione e questa frase dimostrano senza ombra di dubbio l’apprezzamento per il mio lavoro di esploratore e di reporter e, per questo motivo, ora, non ho scuse per non continuare su questa strada.
Sono felice. Estremamente felice perchè ora, posso permettermi di esplorare, pur la prospettiva degli scarsi guadagni che ne derivano e posso non preoccuparmi delle mie finanze ma esplorare in totale libertà New Eden alla ricerca di quegli strani, nuovi mondi che sono in attesa di essere visitati.
Sono emozionato e immensamente grato per la donazione, soprattutto per quello che rappresenta da un punto di vista umano. Umano. Questa parola che, forse, oggi ha perso significato per noi capsulati ma che, credo, in questa frase riacquista tutta la sua dignità più profonda.
L’apprezzamento per il mio lavoro, per la qualità di quello che faccio è qualcosa che va oltre la ricchezza materiale e raggiunge quella vetta emotiva che, raramente, ho provato nella mia vita. Quindi grazie, di cuore, al mio benefattore che, di fatto, mi ha aiutato a dispiegare le ali e mi permette di spiccare un lungo, lunghissimo volo esplorativo nei meandri più reconditi di New Eden.
Non appena effettuerò il salto nell’altro mio Jump Clone riprenderò l’esplorazione a bordo della Thaj’Ara. Ho intenzione di addentrarmi in zone remote dell’high-sec che ancora non ho visitato. Alla ricerca dell’inesplorato e delle meraviglie che vi sono celate.
Ovviamente, quando e se si presenterà l’occasione, salterò nell’altro mio Jump Clone e salirò a bordo della Kh’Arve Thi’En per addentrarmi ancora nelle zone calde dei sistemi null-sec. Una vasto mondo di opportunità mi si presenta di fronte.
Ed ora posso allungare la mano con la possibilità di sfiorarlo.